La sezione contemporanea del museo non possiede una propria collezione ma espone mostre temporanee con opere di artisti italiani e internazionali.
Con la Direzione Eccher sono state prodotte le seguenti mostre: O Luna Tu… Il notturno come spazio della fantasia, 2005; Ai Confini della realtà. Arte, scienza e tecnologia, 2006; C’era una volta un re. La fiaba contemporanea, 2006/2007; La città che sale. We try to build the future, 2007; Les fleurs du mal, 2007/2008; ITALIA ITALIE ITALIEN ITALY WŁOCHY 2008; I paesaggi e la natura dell’arte, 2009; Artifici contemporanei e difformità barocche, 2009/2010.
Con la direzione artistica di Creta l’attenzione si è spostata su quanto accade in Campania, sui maestri degli anni cinquanta e sessanta, con le mostre In-Generazione, 2012/13, dedicata a Salvatore Paladino, Ombre ad Armando De Stefano, 2014, Verso l’Oltre a Mario Persico, 2015, e ancora agli anni ottanta e novanta sempre in Campania con la mostra Il Tempio dei segni con Angelo Casciello, 2013, Dentro e Fuori la pelle con gli artisti Biasiucci, Fermariello, Longobardi, Perino e Vele, Tatafiore, 2014, Enzo Esposito, 2015, Omaggio a Massimo Rao, 2016, Ondaperpetua con Ugo Levita, 2017, Materiche geometrie con Mario Lanzione, 2018.
Arcos con Creta, dopo un quinquennio un po’ introverso perché chiuso al dibattito territoriale, oggi, oltre ad essere un museo d’arte contemporanea con una sua riconoscibilità nazionale, riesce a fare una politica culturale attenta a ricostruire i tracciati e i percorsi più significativi delle esperienze artistiche in Campania.
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